La depressione senile, o anche “depressione involutiva”, è un disturbo dell’umore purtroppo spesso più frequente nella popolazione anziana. La depressione in età geriatrica si manifesta frequentemente con disturbi somatici, disturbi attentivi e della memoria, isolamento e apatia. All’Ospedale Maria Luigia esiste un protocollo di cura e riabilitazione specifico per la depressione senile nato dal lavoro d’equipe del reparto di psicogeriatria e coordinato dal medico responsabile dott. Marco De Bernardis.
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Depressione senile
La depressione senile, o depressione nell’anziano, è un disturbo spesso sottovalutato. Numerosi studi evidenziano infatti come l’insorgenza della depressione in età avanzata sia sempre più frequente. E’ stato stimato (Alexopoulos, 2005) che tra l’1 ed il 4% della popolazione anziana (over 65) sia affetta da depressione maggiore. Sia la prevalenza che l’incidenza raddoppiano, una volta superati i 75-80 anni. La distimia, una forma lieve di depressione che non raggiunge la gravità della depressione maggiore, ma che ne condivide molti aspetti psicopatologici, ha una prevalenza del 4-13%.
Cos’è la depressione senile
Con il termine depressione senile si fa riferimento ad un disturbo che, per convenzione, viene diagnosticato dai 65 anni di età. E’ un disturbo che può manifestare sintomi tipici della depressione nell’adulto, quindi tristezza, perdita di interessi, isolamento sociale, clinofilia (desiderio di passare molto tempo a letto) e calo della spinta vitale ma che si contraddistingue spesso per caratteristiche peculiari. Si manifest frequentemente con quelli che sono chiamati “equivalenti depressivi” ossia disturbi somatici enfatizzati che “mascherano” la depressione sottostante.
Non è raro che un paziente anziano depresso, invece che verbalizzare tristezza, si concentri sul proprio corpo, lamentando dolori, polarizzandosi su problematiche gastro-intestinali, verbalizzando preoccupazioni somatiche fino a veri e propri deliri ipocondriaci.
Prevalenza della depressione nell’anziano
La prevalenza di disturbi depressivi in età senile è più elevata in ambienti sanitari: il 10-12% dei pazienti anziani ricoverati in ospedale mostra infatti sintomi tipici della depressione. La prevalenza della depressione negli anziani che vivono in casa di riposo è del 12-14%, mentre il 17-35% dei pazienti in lungodegenza riportano distimia o sintomi depressivi clinicamente significativi.
Altri studi (Copeland JR et al, 2004) suggeriscono che, in Europa, nella popolazione geriatrica circa l’8% degli uomini e il 14% delle donne soffrano di depressione, con una prevalenza totale del 12,3%. Alcuni dati (Djernes JK et al., 2006 ) arrivano a parlare di una prevalenza fino al 35%. La depressione inoltre incide maggiormente sullo stato di salute e sulla qualità di vita delle persone rispetto a malattie croniche come l’angina, l’artrite, l’asma, il diabete (Moussavi et al, 2007) . Inoltre la presenza di depressione in queste malattie croniche peggiora lo stato di salute, rispetto alla condizione di sola depressione o alla singola malattia cronica o alla combinazione di 2 malattie somatiche, ma in assenza di depressione.
Cause della depressione senile
La depressione può insorgere a qualsiasi età, anche se l’avanzare dell’età rappresenta un fattore di rischio aspecifico. Nonostante esistano numerose cause della depressione senile, e la genesi del disturbo non sia mai riconducibile ad una sola causa, esistono alcuni fattori di rischio tra cui:
- familiarità con disturbi depressivi
- esposizione a eventi stressanti (lutti, pensionamento, perdita del lavoro)
- povertà
- scarsa rete di supporto sociale
- presenza di malattie gravi
- una storia di depressione pregressa
- dolore cronico
- disabilità
La presenza di uno o più di questi fattori non determina necessariamente il disturbo ma può facilitarne l’insorgenza.
Pensionamento e depressione nell’anziano
Uno dei fattore di rischio per lo sviluppo della depressione senile è il pensionamento. Il pensionamento infatti è un momento delicato della vita, durante il quale si perde un ruolo sociale lavorativo. Questo può essere un passaggio problematico e, non di rado, può determinare l’insorgenza di un disturbo depressivo.
Inoltre, con l’invecchiamento, la rete sociale e amicale si riduce. Con l’avanzare dell’età, infatti, i lutti tra amici a familiari diventano più frequenti. L’avanzare dell’età può quindi coincidere con un aumento della solitudine, generando così una maggiore fragilità delle persone anziane verso i disturbi dell’umore.
Sintomi depressione senile
La depressione dell’anziano presenta alcune caratteristiche che la distinguono, in parte, dalla depressione dell’adulto. Mentre nel paziente adulto prevalgono maggiormente ideazioni e vissuti emotivi negativi (come tristezza, negativismo, disperazione etc.), il paziente anziano può manifestare principalmente il suo disagio attraverso sintomi somatici (mal di schiena, mal di gambe, problematiche gastro-intestinali etc.).
I pazienti anziani con depressione possono mostrare più frequentemente apatia (ossia mancanza di interesse verso il mondo circostante) e tendenza all’isolamento, iporessia (perdita dell’appetito), a volte negazione del disturbo dell’umore, perdita della memoria e deficit dell’attenzione. Spesso il pensiero è focalizzato solamente sui sintomi fisici. Il paziente può verbalizzare continuamente dolori somatici, con frequenti preoccupazioni per la propria salute fisica, fino ad arrivare a veri e propri deliri ipocondriaci.
Spesso si possono inoltre manifestare problematiche di memoria così importanti da far pensare ad un’iniziale quadro di demenza. Nei casi in cui i disturbi cognitivi siano però dovuti ad un disturbo depressivo si parla di pseudo-demenza depressiva. A differenza della demenza vera e propria, nella pseudo-demenza, una volta che il quadro depressivo va in miglioramento, anche i disturbi della memoria spariscono o migliorano notevolmente.
La cura della depressione senile
Per rispondere a questa problematica sempre più importante all’Ospedale Maria Luigia è presente un percorso di cura e riabilitazione specifico per la depressione senile. E’ infatti importante, per questa tipologia di pazienti, avere un trattamento che si differenzi rispetto a quello degli adulti. E possa affrontare le peculiarità tipiche della depressione nella terza età.
Inoltre è presente, all’interno del Poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia, un Centro Per la Diagnosi e la Cura della Depressione nell’anziano coordinato dal dott. Marco De Bernardis, primario di Unità Riabilitativa e responsabile medico del reparto di Neuropsicogeriatria dell’Ospedale Maria Luigia.
Approfondimenti:
- Kang et al., (2018) Pseudo-dementia: A neuropsychological review.
- Deng et al., (2018) Predictors of recurrence in remitted late-life depression.
- Ismail Z (2013) What characterizes late-life depression?