COME GESTIRE LA RABBIA. “ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO” ONLINE

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Gestire la rabbia a volte può essere molto difficile sebbene sia una delle emozioni di base. Chiunque in qualunque cultura prova rabbia di fronte a frustrazioni o a situazioni che vede come delle ingiustizie verso di sé o verso altri. Provare rabbia è normale quanto essere sorpresi, spaventati o gioiosi. Nonostante sia un evento emotivo normale, con reazioni fisiologiche e manifestazioni espressive (ossia relative all’espressione del volto) conosciute e prevedibili, per qualcuno gestirla è difficile. Da giovedì 1 aprile, per tre giovedì dalle 19.00 alle 20.30 il percorso “Altrimenti ci arrabbiamo” ONLINE, il percorso per imparare a gestire la rabbia attraverso le strategie psicologiche di terza generazione è promosso dal Centro Mindfulness dell’Ospedale Maria Luigia e condotto dall’equipe di psicologi Me.Te.

Iscrizione “Altrimenti ci arrabbiamo”

Conduttori: dott.ssa Prasanna Orler
Incontri: lunedì 1, 8, 15 aprile 2021 dalle 19.00 alle 20.30
Costo complessivo: 75€

Costo studenti: 50€

Il percorso prevede esercizi esperienziali ed interazione con i conduttori. Per questo è richiesto di partecipare al percorso da un luogo tranquillo.

Cosa fare per iscriverti

  • compila la form di contatto qui in basso, riceverai all’indirizzo indicato le informazioni per completare l’iscrizione e i parametri di pagamento
  • scarica il modulo di iscrizione cliccando qui e invialo via email all’indirizzo centromindfulness@ospedalemarialuigia.it
  • effettua il pagamento della quota (se utilizzi lo sconto studenti comunicalo insieme al modulo di iscrizione)
  • per consentire una buona fruizione del percorso è fissato un limite massimo di 12 partecipanti

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Il percorso “Altrimenti ci arrabiamo” si svolgerà interamente ONLINE tramite la piattaforma ZOOM. Per partecipare al percorso è sufficiente un computer o tablet, la partecipazione tramite cellulare è possibile ma sconsigliata.

Come partecipare

Le serate si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Sarà possibile partecipare al percorso di gruppo attraverso qualsiasi computer dotato di webcam e microfono e di una buona connessione a internet. Per partecipare è necessario iscriversi

Istruzioni ai partecipanti

  • Il giorno della prima seduta vi verrà inviato un link da utilizzare per poter aver accesso alla stanza virtuale.
  • E’ consigliabile collegarsi 15 minuti prima dell’inizio dell’incontro per supplire ad eventuali problemi tecnici.
  • Consigliamo l’utilizzo del computer o del tablet, che garantiscono una visualizzazione migliore rispetto al cellulare
  • Consigliamo di scaricare, qualora ne siate sprovvisti, il browser Chrome che può essere scaricato gratuitamente a questo link
  • Occorre una buona connessione per poter vivere l’esperienza del gruppo senza interruzioni
  • Vi chiediamo di individuare un luogo adeguato in casa, il più silenzioso possibile
  • Vi preghiamo di utilizzare gli auricolari per ridurre i rumori ambientali e di spegnere il microfono se non direttamente coinvolti nella discussione
  • Vi chiediamo di tenere accesa la telecamera durante il gruppo; la stessa può essere disattivata nel caso si riscontrassero difficoltà di connessione
  • Consigliamo di curare l’inquadratura, posizionando la webcam all’altezza degli occhi
  • L’incontro di gruppo online è equiparabile ad un gruppo in presenza: prenditi il tempo per prepararti, silenzia il cellulare.

Rabbia

Così come è impossibile pensare di vivere una vita senza provare paura o disgusto, così non è possibile pensare ad una vita senza rabbia. Tante volte capita di trovarsi in situazioni altamente frustranti, oppure che riteniamo ingiuste o dannose, e questo naturalmente ci porta a sperimentare rabbia. La rabbia è un emozione naturale, non è un problema in sè, ma può diventarlo se lasciamo che prenda il sopravvento, se ci porta ad essere aggressivi o a fare cose di cui poi ci pentiamo. Gestire la rabbia diventa quindi una necessità, ma per imparare a gestirla dobbiamo prima conoscerla…ed accettarla.

Altrimenti ci arrabbiamo

La rabbia si esprime generalmente con modificazioni di natura fisiologica (aumento della pressione, della tensione muscolare, del battito cardiaco) e con comportamenti aggressivi tesi all’allontanamento dell’oggetto avverso. La rabbia ci prepara ad “attaccare” l’oggetto frustrante senza un reale controllo cognitivo. L’aggressività, correlata alla rabbia, se non gestita o abilmente incanalata può essere fonte di innumerevoli problemi, per sé e per gli altri. Può rovinare relazioni sentimentali, rendere difficile svolgere il ruolo di genitore, avere ripercussioni sul lavoro.

Nonostante tutte queste possibili conseguenze non bisogna dimenticare che, in realtà, la rabbia è un emozione naturale. Anche se, stati prolungati di rabbia possono portare ad aumentare notevolmente i livelli di stress, riducendo di conseguenza le difese immunitarie e alimentando disagio psicologico. Inoltre la rabbia cronica si può accompagnare a stati di ansia o di flessione del tono dell’umore. In generale la rabbia si esprime con:

  • muscolatura tesa e pronta al combattimento.
  • aumento della pressione arteriosa.
  • mascella digrignata.
  • aumento dell’attivazione psicomotoria.

A cosa serve la rabbia

Tutti questi segnali, decine di migliaia di anni fa, potevano essere funzionali alla sopravvivenza. In una vita non regolata da leggi e convenzioni, quando l’uomo viveva ancora nelle caverne, l’espressione plateale della rabbia poteva essere molto utile e, generando paura negli altri, estinguere le cause che la elicitavano (ad esempio spaventare qualcuno che voleva impossessarsi del nostro cibo). Oggi scatti d’ira di una certa entità non sono socialmente accettati, il che ci obbliga ad imparare a gestirla efficacemente. Gestirla però significa accettarla, non eliminarla, farle spazio dentro di noi senza lasciare che sia lei a governare i nostri comportamenti.

Tutte le emozioni, e quindi anche la rabbia, possono essere molto forti e intense, oppure presentarsi più leggere, impalpabili, quasi impercettibili. Le emozioni accompagnano i nostri vissuti, modificando il nostro stato affettivo con tonalità “positive” o “negative”. Il virgolettato è d’obbligo, perché non esistono emozioni positive e negative, ma tutte sono importanti ed hanno uguale dignità. Eppure siamo esseri umani e sappiamo che alcune reazioni emotive non sono bene accette. La rabbia è una di queste, ci attiva, ci agita, a volte ci fa compiere azioni che non vorremmo compiere e di cui poi ci sentiamo in colpa. Quindi nel corso del tempo possiamo aver provato a non sentirla o a eliminarla. Eppure, nonostante i nostri sforzi, la rabbia da cui cerchiamo di scappare torna, ci perseguita e alimenta in noi malessere e sofferenza.

Come gestire la rabbia

Come gestire la rabbia? Spesso per gestirla cerchiamo modi per non sentila e anestetizzarla. “Ma è l’evitamento a creare la maggior parte della sofferenza” “non sono le emozioni in sé, quanto piuttosto i nostri tentativi che mettiamo in atto per evitare di sentirle che generano i problemi.” Infatti secondo i più recenti sviluppi delle terapie comportamentali di terza generazione (tra cui l’ACT, l’Acceptance and Commitment Therapy) è l’evitamento esperienziale (ossia i tentativi di non provare emozioni spiacevoli) la causa principale della sofferenza portata dalle emozioni sgradevoli.

Gestire la rabbia non vuol dire anestetizzarsi

“Quando proviamo a gestire la rabbia o le altre emozioni negative tentando di anestetizzarle in realtà peggioriamo solo il problema. Perché evitare non funziona!” Spesso le persone per non sentire la rabbia cercano di “scaricarla”, magari in modo impulsivo e con agiti violenti, altri invece possono provare a non sentirla “bevendoci su” o utilizzando altre sostante per anestetizzarsi.

Ma questo non migliora le cose, anzi le peggiora. Nel breve periodo possiamo anche sentirci meno arrabbiati, ma nel medio-lungo periodo si innescando comportamenti impulsivi (ad es. espressioni incontrollate di aggressività verbale o fisica) e rinforzando strategie di evitamento (evito luoghi e contesti per me importanti perché mi vergogno o perché ho paura di arrabbiarmi di nuovo). E quindi cosa possiamo fare?

“Per gestire in modo efficace la rabbia dobbiamo imparare ad accogliere le nostre emozioni sgradevoli.” conclude il dott. Filimberti “Dobbiamo imparare ad accogliere tutte le nostre emozioni in modo meno rigido e più aperto. Se noi impariamo ad osservare le nostre emozioni, a non temerle, allora esse smettono di avere il controllo sulla nostra vita. Per fare questo è pero necessario imparare a rallentare i ritmi della nostra vita, a riconoscere la differenza tra emozione ed azione, per poter essere noi e non le nostre emozioni, a orientare la nostra vita e le nostre scelte”.

Il corso per imparare a gestire la rabbia

Per imparare nuovi modi di gestire la rabbia il Centro Mindufulness dell’Ospedale Maria Luigia propone il ciclo di serate “Altrimenti ci arrabbiamo” . Il corso, tenuto dalle dott.sse Debora Scorpiniti e Prasanna Orler, si svolgerà nell’arco di 4 serate a partire da giovedì 5 marzo dalle 19.00 alle 20.30 presso il poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia a Monticelli Terme, Parma. Durante il percorso verranno proposti numerosi esercizi esperienziali basati sulla mindfulness per poter sperimentare fin da subito nuovi modi di gestione delle proprie emozioni.

Per approfondimenti: