IL TIROCINIO IN PSICOLOGIA PRESSO L’OSPEDALE MARIA LUIGIA

tirocinio in psicologia

In questa intervista di Alberto Grossi alla dottoressa Elena De Bernardis, psicologa e psicoterapeuta e Responsabile del servizio di Psicologia dell’Ospedale Maria Luigia vengono descritte le due principali forme di tirocinio per psicologi offerti dalla struttura. Il tirocinio post-lauream per gli studenti laureati, e il tirocinio di specialità, per coloro che sono iscritti ad una scuola di psicoterapia.

Qual è il ruolo dello psicologo all’Ospedale Maria Luigia?

Il ruolo dello psicologo in un Ospedale che si occupa di patologie psichiche è fondamentale, nel senso che insieme col medico e anche con tutto il personale di reparto, lo psicologo all’interno delle varie equipe svolge due funzioni molto importanti:

  • Valutazione psicodiagnostica: per quanto riguarda l’inizio del percorso qui all’Ospedale, la figura dello psicologo è fondamentale per la valutazione. Insieme ai medici di reparto quindi svolge un ruolo fondamentale nell’elaborazione di un ipotesi diagnostica, per comprendere meglio quelli che possono essere i problemi dei pazienti.
  • Intervento riabilitativo: lo psicologo è inoltre fondamentale per quel che riguarda l’intervento riabilitativo e psicoterapeutico dove direi che lo psicologo insieme ai tecnici della riabilitazione psichiatrica è il protagonista. Nel senso che sia nell’ambito dei gruppi di riabilitazione, sia nell’ambito dei colloqui individuali tutte queste attività vengono svolte dallo psicologo.

Quali sono le forme di tirocinio in psicologia?

Esistono diversi tipi di tirocinio per psicologi, due sono quelli fondamentali. Nel senso che gli psicologi per potersi iscrivere dopo la laurea all’Albo professionale devono sostenere l’Esame di Stato per accedere al quale è necessario aver svolto un anno di tirocinio. Quindi questo è il primo e principale tipo di tirocinio per quel che riguarda gli psicologi perché è appunto un tirocinio obbligatorio.

Nel senso che se lo psicologo laureato non svolge questo tirocinio non può proprio sostenere l’esame di stato.

Tirocini di specialità per psicoterapeuti

Mentre un altro tipo di tirocinio che noi ospitiamo molto volentieri è quello, sempre obbligatorio, previsto per psicologi già iscritti all’albo che frequentano delle scuole di specializzazione in psicoterapia. Anche in questo caso è previsto, nei quattro anni di formazione, più o meno dalle 150 alle 200 di tirocinio pratico per prepararsi alla professione di psicoterapeuta in questo caso.

Quindi questi sono psicologi già laureati e già iscritti all’albo che si formano per diventare psicoterapeuti.

Tirocini post lauream per psicologi

La durata complessiva del tirocinio post-lauream per psicologi è di due semestri, quindi di un anno. In realtà i tirocinanti possono svolgere qua da noi anche un solo semestre svolgendo il rimanente periodo in altre strutture, quindi non è vincolante.

Certamente noi preferiamo avere tirocinanti che svolgano qua da noi tutti e due semestri, perché questo consente sia a noi di avere una continuità sulle persone ma anche per i tirocinanti che intendono formarsi in ambito clinico è sicuramente un esperienza molto più formativa e molto più complessivamente valida.

Quanto tempo dura il tirocinio per le scuole di specialità?

Gli specializzandi in psicoterapia, come le dicevo, hanno a disposizione un monte ore molto più ridotto rispetto a quelli del post laurea. Perché in genere le scuole di specializzazione prevedono un tirocinio che va dalle 150 alle 200 ore e quindi si modula mediamente nell’ordine dei due mesi e mezzo, tre.

Quindi in genere abbiamo un turnover trimestrale di questi tirocinanti di scuole di specializzazione. Il loro tirocinio è specifico e orientato a sviluppare competenze proprio nell’ambito della psicoterapia individuale. Quindi prevalentemente seguono i pazienti con i colloqui individuali di tipo psicoterapeutico.

Il ruolo dei tutor

Bisogna sempre tener presente che il tirocinio è svolto sotto la supervisione costante degli psicologi strutturati che sono i tutor dei tirocinanti. Quindi ogni studente è affiancato ad un tutor.

Noi poi abbiamo un modo di lavorare molto condiviso per cui, di fatto, questo ruolo viene condiviso da tutti gli psicologi strutturati, per cui se quel giorno non è presente il tutor nominale, c è sempre un altro psicologo che è responsabile.

Ha un consiglio da dare ai giovani psicologi?

Il mio suggerimento è proprio quello di lavorare su se stessi perché in realtà lo strumento di lavoro dello psicologo, oltre ai test e agli strumenti psicometrici che si utilizzano per un discorso di valutazione e diagnosi, ma quello che è fondamentale è proprio la relazione col paziente.

Sicuramente il lavoro di formazione di un professionista come lo psicologo è proprio un lavoro su se stessi e sulla relazione con l’altro.