In questa puntata di mindset la dott.ssa Cristina Magni, psicologa e psicoterapeuta, ci racconta della pratica della mindfulness per genitori e figli. La pratica di mindfulness è infatti uno strumento potente che può favorire il rapporto genitori-figli favorendo una migliore consapevolezza emotiva e stati di maggior benessere psicologico.
“Ci sono diversi studi che ci dicono che l’utilizzo della mindfulness è efficace per favorire stati migliori di adattamento,” racconta la dott.ssa Magni, “e la sua pratica costante favorisce un miglior benessere psicologico. Eppure spesso la meditazione è praticata da adulti, dimenticandoci spesso dei potenti effetti che tale pratica può avere nella mente dei bambini.”
“La pratica della mindfulness nei bambini migliora l’attenzione, l’autoregolazione delle emozioni, la capacità di relazionarsi all’altro in modo più gentile, incrementando le competenze pro-sociali. Negli Stati Uniti viene utilizzata nelle scuole come strumento preventivo, per favorire il benessere e la salute mentale.”
Il genitore, come dice John Gotmann, è l'”allenatore emotivo” del bambino. E’ il suo primo punto di riferimento, quello che gli consente di imparare a prendere confidenza con il proprio mondo emotivo. Inserire gli adulti nella pratica della mindfulness favorendo la condivisione di questa pratica con i propri bambini può essere uno strumento molto importante.
Attraverso la mindfulness il bambino può, insieme al genitore, imparare ad osservare i propri stati interni, a riconoscere le proprie emozioni imparando così a gestirle meglio.Per esempio, se un bambino impara a riconoscere che, di fronte ad una verifica, sente il proprio battito cardiaco aumentare, si sente più agitato e fa magari fatica a stare seduto sulla sedia…permettere al bambino di notare questa esperienza emotiva e viverla come qualcosa di normale, lo aiuta a non lasciarsi travolgere da questa esperienza.
All’inizio della pratica di mindfulness è utile affidarsi ad una guida che può aiutare a superare gli ostacoli iniziali. Con il passare del tempo lo scopo ultimo è quello di coltivare un atteggiamento mindfulness in famiglia. Si passa così da una pratica formale, definita da esercizi e tempistiche standard, ad una pratica detta “informale” che ci porta a stare connessi con il mondo emotivo nel “qui ed ora”.
Alle famiglie, ma anche agli insegnanti, suggerisco di designare un angolo della casa, o della classe, con dei cuscini e disegni che invitano ad uno stato di quiete e calma. Un luogo per coltivare l’attenzione focalizzata su di sè, sul proprio mondo interiore. Uno luogo fisico che ci ricordi che possiamo stare connessi.
Trovare un momento per stare centrati, per ritrovare calma e pace durante la giornata può diventare un momento fondamentale nella vita di una famiglia, o nella vita di una classe.
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