DEPRESSIONE, COME RICONOSCERLA E CURARLA

depressione parma

La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi tipici. Chi è affetto da depressione vive un profondo senso di disagio, di tristezza profonda e di scarsa o nessuna fiducia nei confronti del futuro. E’ una patologia sempre più diffusa, sia tra i giovani che tra i più anziani. Non a caso, nel 2017, l’OMS ha dedicato a questo disturbo la Giornata Mondiale della Sanità.

Per curare la depressione è importante farsi seguire da un medico specialista. Il trattamento avviene, in genere, in regime ambulatoriale e prevede l’eventuale prescrizione di farmaci, un percorso di psicoterapia o entrambi. Nei casi più gravi il medico può invece suggerire un breve percorso di ricovero in reparti o ospedali specializzati. Ne parliamo con la dott.ssa Spotti, medico psichiatra presso l’Ospedale Maria Luigia.

Dott.ssa Spotti, la depressione è il male del nostro tempo?

Nella realtà la depressione è da sempre presente nella storia dell’uomo! “Melanconia” è il termine con cui nell’antica Grecia si indicavano i disturbi causati dalla “bile nera”: Ippocrate sosteneva infatti che l’angoscia, la paura, la tristezza fossero dovute all’alterazione di uno dei quattro umori corporali (oltre all’”atrabile”, bile gialla o “collera”, flegma e sangue) e suggeriva di curarle con la radice di elleboro.

Quindi la depressione ha toccato, nel corso dei secoli, artisti (Michelangelo, Van Gogh…), personaggi mitologici (Bellerofonte, Tantalo…), storici, letterari.

Quello che differenzia le depressioni contemporanee da quelle del passato sono forse gli eventi scatenanti e le fonti di frustrazione: ad esempio l’incapacità nel raggiungere o mantenere certi standard sociali o professionali, la perdita del lavoro o di un ruolo all’interno della società possono essere cause di disagio e causare disturbi depressivi.

Sintomi della depressione

I sintomi della depressione sono molteplici e possono anche essere molto diversi tra loro. Tra i sintomi della depressione più comuni troviamo:

  • un senso di profonda tristezza e disperazione
  • una sensazione soggettiva di perdita di interessi,
  • mancanza di energie,
  • vissuti di solitudine,
  • disturbi dell’appetito e del sonno,
  • ritiro sociale.

Nel paziente depresso tutto appare faticosamente penoso, nulla riesce a suscitare gioia, anche gli affetti sembrano distanti e percepiti con distacco. Tra i sintomi della depressione osserviamo inoltre altri sintomi come:

  • compromissione della volontà,
  • deficit di memoria,
  • deficit della concentrazione,
  • ridotta capacità di prendersi cura di se stessi
  • riduzione delle attività consuete.

Il paziente depresso trascorre le giornate in una dimensione temporale che sembra immobile, cristallizzata. Non riesce a risollevarsi, a reagire per sottrarsi alla morsa della sofferenza, tanto che può arrivare a compiere tentativi di suicidio.

Tra i sintomi della depressione più gravi talora troviamo deliri (soprattutto di incapacità, inadeguatezza, inguaribilità, colpa, autoaccusa, rovina economica) che si intensificano quando il disturbo è più severo.

Quali forme di depressione esistono?

Ne esistono di diversi tipi. Si parla infatti non tanto di depressione, quanto di depressioni, intendendo che una flessione del tono dell’umore può assumere forme e contorni differenti.

Tra le più frequenti troviamo comunque la depressione maggiore (detta anche depressione endogena), la distimia, un disturbo depressivo con sintomi meno pesanti ma che dura molto a lungo e poi le depressioni reattive ad eventi traumatici, lutti o separazioni.

Come curare la depressione?

Il primo passo per curare la depressione è smetterla di pensare di “dovercela fare da soli” o che serva solo “un po’ di volontà” e quindi chiedere aiuto ad uno specialista.

E’ importante capire, infatti, che la depressione non è una debolezza di carattere ma una malattia che si può curare. E numerose sono inoltre le strategie che oggi abbiamo per poter intervenire. Per cui è la depressione può e deve essere curata!

E’ importante capire che la depressione è una malattia. Molti pazienti infatti, quando si ammalano, hanno la sensazione di essere cambiati in peggio o di non essere più loro e se ne fanno una colpa.

La vita affettiva si appiattisce, si fa fatica a stare in relazione, ci si chiude in se stessi e si ha la sensazione di non riuscire più a svolgere le normali attività quotidiane. Questo è vero, i sintomi depressivi fanno provare tutte queste sensazioni molto dolorose, ma sono, appunto, sintomi, non debolezze.

Quali terapie per la depressione?

Per la cura della depressione sono stati fatti molti passi avanti dalla scienza medica. A livello psicofarmacologico sono molte le novità che si sono succedute negli ultimi anni e oggi ci sono numerosi farmaci ad azione antidepressiva che hanno dimostrato di essere efficaci.

E’ quindi fondamentale fare sempre riferimento al proprio psichiatra di fiducia. Il cervello è un organo complesso, e così è anche la sua cura.

Inoltre è fondamentale la relazione terapeutica con il proprio specialista. Non esiste infatti tanto la depressione in sè, quanto piuttosto il malato di depressione. E ognuno ha le sue caratteristiche individuali, sia biologiche che psicologiche. La terapia deve quindi essere “cucita” addosso al malato, come un abito su misura.

Curare la depressione con la psicoterapia

La psicoterapia è un valido strumento per combattere la depressione. Esistono diversi tipi di psicoterapia che si rifanno a scuole di pensiero diverse tra loro.

Senza scendere nello specifico dei diversi approcci (ad es. sistemico-relazionale, psicodinamico o cognitivo-comportamentale) la psicoterapia è uno strumento utile e ha dimostrato di essere efficace nel curare la depressione. Nello specifico molti studi hanno evidenziato che in molti casi la combinazione tra psicoterapia e terapia farmacologica ha mostrato i migliori risultati clinici.

Un ruolo svolto dalla psicoterapia è quello di lavorare a livello psicologico su diversi aspetti legati alla depressione, da quelli meno osservabili e inconsci, a quelli più consapevoli come il contenuto dei propri pensieri, la gestione della quotidianità, delle relazioni importanti e delle problematiche specifiche della singola persona.

Altro aspetto importante è tornare gradualmente a dedicare tempo ad attività quotidiane, in particolare ad attività piacevoli. Dedicarsi ad uno sport, ad una vecchia passione, alla cura di sé o alla frequentazione di contesti di socializzazione può aiutare a migliorare il tono dell’umore e a combattere la depressione.

Ricovero per depressione

Il ricovero per depressione diventa necessario quando il paziente mostra una sintomatologia grave. Non sempre infatti il solo trattamento ambulatoriale risulta sufficiente. In questi casi si procede con un ricovero ospedaliero in un reparto specializzato. Ci sono infatti situazioni che necessitano di un contesto protetto e di un’osservazione clinica quotidiana.

Per capire quando è necessario un ricovero per depressione è fondamentale la valutazione di un medico specialista*. Alcune situazioni che possono consigliare il ricovero sono quando la depressione sembra resistente al trattamento ambulatoriale, oppure quando la gravità dei sintomi è tale da suggerire un ricovero.

Il ricovero in ospedale per depressione diventa necessario, in primis per tutelare la persona e inserirla in un contesto protetto, secondariamente perché, all’interno dell’ospedale, il paziente viene monitorato quotidianamente dal personale medico-infermieristico.

*Per la valutazione del proprio stato di salute è importante affidarsi al proprio medico di fiducia.

Per maggiori informazioni sulle informazioni per il ricovero visita questa pagina: informazioni per il ricovero.

Approfondimenti

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